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La presentosa

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Guardiagrele, insieme ad Agnone, vanta la più antica produzione de La presentosa, risalente al 1805. Successivamente, questa particolare lavorazione si diffuse anche in area frentana, peligna e nell'aquilano.

La presentosa è il gioiello femminile tipico della tradizione orafa abruzzese: si presenta come un ciondolo di forma tondeggiante, formato da un telaio di forma stellare che racchiude al suo interno dei simboli particolari: il più ricorrente è la coppia di cuori sormontati da una lunetta. La lavorazione della parte interna è a spiralette di filigrana, e può essere indossato come pendaglio, montato su orecchini o spillette.

Il termine presentosa avrebbe una doppia valenza, sia quella riferita alla parola presente, regalo, sia quella relativa a un atteggiamento vanitoso, di presunzione, riferibile all'orgoglio con cui veniva indossato dalle donne. La tradizione narra, infatti,  che fosse il dono tipico del pretendente alla sua futura sposa, un simbolo forte di amore e impegno. Diverse decorazioni all'interno del ciondolo ne facevano un dono adatto anche ad altre circostanze: poteva rappresentare un regalo per la prima comunione o per donne nubili.

In occasione della XXVI edizione della Mostra dell’Artigianato della Majella tenutasi a Guardiagrele dal 1° al 20 agosto 1996, l’Ente organizzatore allestì una sezione monografica dal titolo: Omaggio alla Presentosa, rilanciandone la visibilità.

In occasione del G8 tenutosi all'Aquila nel 2009, il presidente della regione Abruzzo regalò una presentosa ad ognuna delle first ladies presenti.