La linea del fronte

Guardiagrele è stata una delle cittadine attraversata dalla “Linea Gustav”, il sistema di fortificazioni che i tedeschi approntarono durante la seconda guerra mondiale per bloccare l’avanzata anglo-americana. Su disposizioni di Hitler , nell’autunno 1943, fu realizzato questo taglio trasversale dell’Italia dall’Adriatico al Tirreno, più precisamente dalla foce del Sangro a quella del Garigliano. Da Ortona fino a Cassino, rimangono ancora tracce e testimonianze della lunga stagione di guerra che si concluse nel maggio 1944.
Quando ad ottobre 43 i guardiesi furono costretti a “sfollare” lasciando le loro case, alcuni di loro decisero di attraversare il fronte mettendo a rischio la vita; questo avvenne nel periodo che va dagli ultimi mesi del ’43, ai primi del ’44. Oltre ai guardiesi, a causa della posizione strategica di Guardiagrele a ridosso della Linea Gustav, c’erano anche internati, cittadini di altre località e tanti prigionieri alleati che erano fuggiti, per evitare la cattura, dai campi di prigionia di Fonte d'Amore, presso Sulmona e di Servigliano, nelle Marche.
Guardiagrele fu liberata il 9 giugno ’44.