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La conca

rame
rame

La lavorazione del rame sbalzato, tradizionale a Guardiagrele, Manoppello, Lanciano e nell' Aquilano, trova la sua massima espressione soprattutto nella conca, simbolo dell'Abruzzo, utilizzata tradizionalmente per attingere l'acqua.

La lastra di rame viene battuta dall'artigiano con un particolare martello su una specie di incudine, entrambi lignei. La tecnica dello "sbalzo", di antichissima origine, consiste nella realizzazione di figure artistiche o di manufatti artigianali, mediante rilievo su faccia della lastra metallica. La lavorazione richiede creatività, conoscenza e tecnica nell'uso dei vari utensili per ottenere il rilievo desiderato.

È un oggetto che non mancava mai nelle case delle famiglie abruzzesi. Insieme a lu maniere, il mestolo di rame, rappresentava uno degli oggetti più usati nei nuclei familiari.

La conca solitamente conteneva acqua, ma poteva essere utilizzata anche per contenere liquidi d'altro genere. Di solito, trovava posto accanto alla porta d'ingresso, in modo che chiunque entrasse potesse usufruire dell'acqua in essa raccolta. Sembra che nessuno si sconvolgesse molto del fatto che ci si dissetasse tutti dal medesimo maniere rituffandolo poi nella stessa acqua della conca.

Le donne che tornavano dalle fontane recavano sul capo le conche colme d'acqua, con i bambini per mano, senza far cadere neanche una goccia del preziosissimo liquido.

A Guardiagrele durante i festeggiamenti per il Santo Patrono, è tenuto vivo questo ricordo con la tradizionale "sfilata delle conche" che passa per il centro della città insieme alla processione religiosa.