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Il bolognino

bolognino
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Bolognino è il nome dato a diverse monete battute a Bologna tra la fine del XII secolo ed il XVII; il tipo di moneta fu adottato, col tempo, anche in altre zone: da Ravenna e Rimini, a Lucca, Roma, e in alcune zone dell'Abruzzo e delle Marche. Il suo valore variò molto nel corso negli anni, a causa dell'inflazione, delle guerre e dell'aumento o della diminuzione del valore dei metalli preziosi.

A Guardiagrele, nel 1391, si instaurò una zecca comunale, nell’antico palazzo Marini, tuttora esistente. La moneta coniata il "bolognino d’argento", portava sulla faccia, il volto di S. Leone papa, molto venerato da Napoleone II Orsini (signore di Guardiagrele, conte di Manoppello e della suddetta contea Manoppello-Guardiagrele), e sul recto la scritta "guard" e intorno "Ladislaus r (rex)".


A partire dal 1380, il valore di 30 bolognini d'argento erano equivalenti a un ducato, anche detto Bolognino d'oro.

Nel 2003 il Comune di Guardiagrele  ha acquistato un  Bolognino d'argento presso un'asta bandita dalla nota casa "Ars Classica", a Zurigo: si tratta di uno dei pochi pezzi , ancora in circolazione, di cui si abbia notizia tra i migliaia battuti dal 1391 al 1435 alla zecca di Guardiagrele.