Menu
home » I personaggi » Modesto della Porta

Modesto della Porta

modesto
modesto

Modesto della Porta è uno dei personaggi guardiesi più noti: vissuto tra il 1885 e il 1938, fu poeta vernacolare ironico e pungente, i cui celebri fraseggi sono tuttora citati dalla cittadinanza.

Visse per brevi periodi a Roma e a Napoli, dove frequentò anche ambienti teatrali, e tornò a vivere a Guardiagrele aprendo una bottega da sarto. La poesia fu una sua grande passione, partecipò a concorsi, scrisse testi per alcune canzoni e alcuni sonetti in italiano.

Non potendosi considerare propriamente un letterato, nonostante il successo riscosso dalle sue poesie e la conseguente notorietà, non fu mai molto apprezzato dai critici letterari. Solo di recente si è iniziato ad apprezzarne la icasticità espressiva, a dargli il merito di far conoscere la vita abruzzese di un tempo seppur narrata con una oggettiva semplicità stilistica.

L'opera principale, il Ta-pù, del 1933, raccoglie le storie narrate da un semplice calzolaio; il protagonista, immerso nella vita paesana, riflette ironicamente, ma con profondità, su usi e costumi della sua gente, condendo il tutto con piacevolissimo umorismo.