La passeggiata




















L'abitato di Guardiagrele si sviluppa lungo il declivio di una collina adagiata sulle pendici orientali della Maiella.
Sulla parte alta della collina guardiese si trova la piazza più ampia, Largo Garibaldi, nota come "il Piano". Di norma è adibita a parcheggio, ospita occasionalmente mercati e feste cittadine, e si collega alle strade principali che attraversano il centro sotrico. La piazza è affiancata da una pineta, risalente agli anni cinquanta, che offre una piacevole passeggiata panoramica al cospetto della Maiella.
Nella piccola pineta si trova il massiccio Torrione Orsini, l'emblema della città; anche se la tradizione lo ricorda con l'appellativo di "torre longobarda", la struttura appare, come per gran parte degli edifici sotirci guardiesi, il frutto di numerosi interventi che si sono susseguiti nei secoli. Sembra improbabile datarne i resti in epoche precedenti al XIII secolo.
Lungo Corso Roma, il corso principale a percorrenza pedonale, si concentrano le maggiori attività commerciali; la passeggiata nel centro guardiese è anche una piacevole occasione per curiosare tra specialità alimentari e prodotti del territorio. Tra via Roma e la parallela via Tripio si trovano macellerie, salumerie, forni, enoteche e punti vendita di aziende agricole che offrono prodotti tipici della zona e carni e vini del territorio.
Proseguendo la passeggiata il visitatore trova diversi edifici caratteristici dell'architettura civile guardiese: Palazzo Vitacolonna è il maggior edificio civile cittadino, risalente al '700 ma realizzato con canoni ancora rinascimentali. La facciata, interamente in laterizio, è rivolta verso la collegiata di Santa Maria Maggiore. Sulla volta di uno degli ambienti del piano nobile si trova il dipinto raffiguirante Leda e il cigno, opera del pittore locale De Benedictis, attivo nel XIX secolo.
Palazzo De Lucia, risalente al XVIII secolo e situato in Via Roma, presenta un elegante portale sormontato da due busti maschili, un finestrone con timpano semicircolare e una serie di aperture sovrastate da timpani. Al piano nobile si accede a mezzo di una monumentale scalinata su volte rampanti. Una delle sale interne presenta una inconsueta e singolare volta ellittica.
Palazzo Elisii domina via del Tripio; sulla sua imponente facciata in pietrame misto si aprono eleganti finestre barocche con cornici su mensole. Il bel portale bugnato ad arco immette, dopo un breve tratto voltato a botte, in un cortile interno dove si trova il secondo portale.
Casa Marini, in via Cavalieri, è l'edificio che, secondo la tradizione, ospitava la zecca dove si coniavano i "bolognini", istituita da Napoleone II Orsini nel 1391. Sulla facciata conserva un portale ogivale tardogotico con timapno triangolare, che immette in un piccolo e raccolto cortile interno.
Alla fine di corso Roma si apre Porta San Giovanni: arco d'ingresso della città, che ha preso il posto della medievale porta della Fiera nel 1841. Ad arco a tutto sesto e arricchita da paramento murario in pietra da un solo lato, reca sulla sommità un frontone con iscrizione che ricorda l'inaugurazione della strada.
Al suo esterno, lungo il breve tratto superstite delle mura cittadine, si aprono le caratteristiche botteghe artigiane, dove si lavorano rame e ferro battuto. Si forgia il ferro per i caratteristici alari, letti, ringhiere, lampade. Ramai e sbalzatori lavorano lastre di rame per realizzare pentole, vasi, bracieri e soprattutto, uno dei simboli della terra d'Abruzzo: la caratteristica conca.
La passeggiata culmina con lo spazio della Villa Comunale, un tempo orto e giardino del convento delle Clarisse, trasformato in giardino pubblico dopo la distruzione del complesso monastico. Oasi di tranquillità e frescura, consente di godere di splendidi panorami, che vanno dalla costa teramana alle isole Tremiti.