Chiesa di Santa Chiara
Si tratta dell'unico edificio superstite del complesso conventuale delle Clarisse, fondato secondo fondi poco attendibili nel 1220; i ruderi erano ancora visibili negli anni '30 del Novecento, come testimonia lo storico locale Giuseppe Iezzi.
La chiesa dopo varie e profonde trasformazioni giunge ai giorni nostri con una configurazione barocca: la facciata anonima, con portale del 1927, non rivela nulla del fastoso interno a navata unica absidata, riccamente lavorato a stucco secondo il gusto decorativo settecenetesco. Spiccano i tre altari, quello maggiore in fondo e i due laterali, un elegante pulpito intagliato e un crocifisso pure ligneo, tutte opere cronologicamente coerenti con la ristrutturazione tardobarocca dell'interno.
Tra Sette e Ottocento sono state realizzate le tele che decorano le pareti, tra cui una Natività di Nicola Ranieri e una Pietà del pittore Donato Teodoro, che è anche l'autore del grande dipinto della volta raffigurante la Caduta degli Angeli ribelli.